di Anna Adamo
I sessantacinquemila euro raccolti grazie alle donazioni non bastano per consentire a Raffaele Lavacca, ex operaio di una ditta di calzature di Trani che ha subito l’amputazione di entrambe le gambe in seguito ad una rara infezione, di acquistare le protesi bioniche che gli permetterebbero di tornare a camminare.
Per raggiungere la somma necessaria l’uomo ha, perciò, deciso di mettere in vendita la sua casa. Un gesto difficile, al quale, viste le difficoltà economiche e pratiche con le quali si ritrova a fare i conti non ha potuto non ricorrere.
Ebbene si, quelle che vedono protagonista Lavacca non sono solo difficoltà economiche, ma anche fisiche. Lui e la moglie vivono al quarto piano e, come fanno sapere dall’associazione, entrare in casa implica sforzi enormi a partire dall’ ingresso in ascensore. Nel mandato conferito all’ agenzia immobiliare, infatti è stata considerata anche la cifra necessaria per pagare l’affitto dell’ appartamento al piano rialzato in cui la coppia dovrebbe andare a vivere.
È in una situazione non facile Raffaele, ciononostante non ha intenzione di perdere la speranza che è tutta riposta nel prossimo 31 agosto, giorno in cui la raccolta fondi terminerà e potranno finalmente bloccare la vendita della casa.