di Anna Adamo
Una madre ha distribuito a più di sessanta passeggeri presenti sul volo della durata di dieci ore diretto dalla Corea del Nord verso gli Stati Uniti, una bustina ciascuno.
Quest’ultima conteneva delle caramelle, un paio di tappi per le orecchie ed un messaggio.
“Ciao sono Jun Woo. Ho quattro mesi e oggi vado in America con mia madre e mia nonna. Sono un po’ nervoso e spaventato, questo è il primo volo della mia vita ed è normale che pianga o provochi qualche disturbo.
Cercherò di mantenere la calma, ma non posso promettertelo. Per favore, usa i tappi se la mia voce diventa troppo forte. Goditi il viaggio.
Grazie”.
Sono parole, quelle scritte dalla donna in nome del bambino, che hanno il sapore di scuse anticipate.
Un gesto tanto inaspettato quanto unico, uno di quelli che rendono felici, perché mostrano verso il prossimo, che spesso si tende per varie ragioni a scavalcare per favorire noi stessi, una forma di rispetto rara da riscontrare al giorno d’oggi.