L’ex procuratore nazionale antimafia e antiterrorismo, Federico Cafiero De Raho, l’ex pm e componente del pool antimafia di Palermo Roberto Scarpinato, saranno in campo alle elezioni politiche con il Movimento Cinque Stelle. Folgorati da Grillo e Giuseppe Conte.
Scelta legittima, perché liberi, come tutti i cittadini, di scendere in campo. Libero, però, anche l’impertinente di esprimere qualche dubbio.
Non è normale che gli ultimi tre procuratori nazionali antimafia e antiterrorismo scelgano il salto in politica. Stupisce che la scelta ricada, poi, su un Movimento che fa, a chiacchiere e con un mare di ipocrisie e contraddizioni, del giustizialismo e della lotta alla casta vere ragioni sociali.
Stupisce allora la scelta di Cafiero De Raho come stupisce quella di Roberto Scarpinato. L’ex pm sulla trattiva Stato Mafia ha molto da spiegare ed ha da spiegare il suo atteggiamento contro la politica.
In una lettera pubblicata su il Fatto, poco dopo la pensione, si vantava (e senza dire come erano finiti i processi) di aver “sottoposto a giudizio Presidenti del consiglio, ministri e vertici dei servizi segreti”.L’impostazione, carica di pregiudizi, che anima molti magistrati, troppi, verso quelli che si impegnano nella cosa pubblica.
Vedremo. Ma non ci piace.
