Ghino di Tacco
“Carneade! Chi era costui?” il celebre interrogativo che, nel capitolo VIII dei Promessi sposi, Manzoni attribuisce a Don Abbondio, è ora in bocca a tanti salernitani, dirigenti politici e militanti, rispetto alla scelta, ormai molto probabile, di candidare a Salerno Pino Bicchielli.
Sara lui, senza dubbio persona preparata e perbene, ad affrontare nel collegio uninominale, Fulvio Bonavitacola. Un ottimo dirigente che sarebbe perfetto a Napoli, città nella quale ha fatto battaglie, ma non adattissimo a Salerno.
E’, quello della città capoluogo, collegio che porta in vantaggio il centrodestra ma l’idea di scegliere un ‘esterno’ potrebbe essere un errore. Altra cosa sarebbe scegliere un big nazionale, un simbolo. Altra cosa sarebbe, nella città di De Luca, schierare un personaggio noto per battaglie politiche.
Nessuno si sentirebbe escluso o mortificato perché si capirebbe la scelta di puntare sulla politica, di accendere un riflettore nazionale sul caso Salerno.
Il rischio, così, è quello di consegnare alla narrazione deluchiana un asssit.
Di fare un danno al centrodestra ed allo stesso Bicchielli.
Per arginare, è quanto emerge in queste ore, i partiti metteranno in campo nei collegi plurinominali, dalla Lega a Fratelli d’Italia, e fino a Forza Italia, big nazionali (questi servono) e dirigenti locali per tenere alto il centrodestra.