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15 Novembre 2024

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Fico ”No al campo largo, si al “campo progressista”

No al campo largo, si’ al “campo progressista che tutela i piu’ deboli e i beni comuni, che si batte per la lotta alle disuguaglianze”. A dirlo e’ il presidente della Camera, Roberto Fico, esponente di punta del Movimento 5 stelle, intervistato dal ‘Corriere della Sera’. M5s e Pd corrono insieme in alcune regioni e Fico lo spiega con l’esempio di Napoli. “Qui governiamo con il Pd e la nostra alleanza e’ stata costruita su un programma”. Per il presidente della Camera, “se ci sono altri luoghi dove e’ possibile fare convergenze programmatiche mirate, ben venga”. Il fondatore del M5s, Beppe Grillo, ha concesso deroghe alle pluricandidature e non al secondo mandato. “Un cambiamento frutto dell’evoluzione del Movimento e del momento che stiamo attraversando – spiega Fico – il Movimento e’ e resta autorevole, nessun problema di credibilita’”. “Non esiste”, secondo Fico, il rischio che il suo diventi il partito personale di Giuseppe Conte. “Il Movimento ha scelto i propri candidati con le Parlamentarie e nel simbolo, a differenza di altri partiti, non presenta il nome del leader”, ricorda. E con i fuoriusciti, aggiunge, non c’e’ il rischio di diventare piu’ marginali: “Siamo piu’ incisivi perche’ il dibattito interno non e’ piu’ autoreferenziale ma sui temi da portare avanti”. Alla terza carica dello Stato non piace il presidenzialismo. “Per problemi complessi si cercano sempre le soluzioni piu’ semplici: un uomo che decide per tutti”. “E’ stato inopportuno – aggiunge – tirare in ballo la presidenza della Repubblica”. Il futuro di Fico, dopo Montecitorio, e’ “fare politica nel Movimento” e battersi “per quelli che sono i miei temi: la difesa dei beni comuni e dei diritti e il rilancio del Sud”, conclude. 

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