Nel pieno del caro bollette – che il Governo conosceva da tempo – lo Stato, con controlli ‘eccessivi’ ed esasperando la burocrazia, tartassa le imprese con controlli inutili.
Da una parte l’agenzia delle Entrate, dall’altra le forze di Polizia. E’ il momento che il Governo risarcisca chi produce.
Commercianti ed imprese, che sono costretti ai salti mortali, devono rispondere ad accertamenti ‘cavillosi’ ed essere costretti ad inseguire quella giungla di inutilità partorita da anni di bulimia legislativa e regolamentare. Ed allora capita che uomini in divisa controllano pulizie e temperature dei frigo, o ancora meccanismi folli sullo smaltimento dei rifiuti, carte non atti concreti, capita che riesumano articoli di legge per ostacolare chi lavora.
Le forze di polizia siano impegnate nell’attività di prevenzione e contrasto alla criminalità. I delinquenti sono noti e si riconoscono rispetto a chi la mattina fa miracoli per portare avanti le attività.
Il Governo, ancora immobile sui costi della energia, vari un provvedimento d’urgenza sulla pace fiscale. Serve una moratoria, uno stop ai controlli. Alle imprese si chieda di regolarizzare ogni atto o posizione ma senza ricorre al meccanismo delle sanzioni.