di Anna Adamo
Ci hanno sempre fatto credere che quella di diventare madre in giovane età sia una scelta. La verità, però, è che non esiste nulla di più errato.
Essere madre è un desiderio che proviene dalla parte più profonda dell’animo di una donna.
Martina Falcetta e Martina Festa Bianchet, venticinque anni una e ventisei l’altra ne sono la dimostrazione.
Ebbene si, loro mamme si sono sempre sentite. E no, alle rinunce che la maternità comporta non hanno mai pensato. Del resto, non potrebbe essere diversamente, se una cosa la si vuole davvero, non vi sono ostacoli che tengano.
Le storie
“Ho sempre avuto – spiega Falcetta – un istinto da mammina nei confronti dei parenti, degli amici. Diventare mamma, quindi, è come se fosse stata una cosa naturale, probabilmente dovuta al fatto che ad appena vent’anni sia andata a convivere insieme al mio fidanzato.
Alle rinunce che essendo madre avrei dovuto fare, non ho neanche mai pensato. Fino ad una certa età ho fatto i miei viaggi e le mie esperienze, ma dal momento in cui ho scelto di andare a convivere, ho iniziato ad avere uno stile di vita diverso da quello delle mie coetanee, che non mi è mai pesato”.
Simile è anche l’esperienza di Martina Festa Bianchet, il cui marito, se fosse dipeso da lui, un figlio lo avrebbe addirittura voluto già da tempo.
“Io, però – dice – non ero pronta e abbiamo aspettato. Desideravamo tre bambini, ma quando è nato il primo ce ne siamo perdutamente innamorati e siamo giunti alla conclusione, consapevoli che la nostra condizione economica permetta di non far mancare loro nulla, di volerne sette. Io, inoltre, ora che sono in attesa del secondo, non posso che dare ragione a lui e dire che, si, avremmo anche potuto non aspettare così tanto prima di diventare genitori”.
Naturalmente, non è tutt’ oro quello che luccica. Nonostante sia uno dei periodi più belli della vita di una donna, la maternità, purtroppo, non è fatta solo di gioie, ma anche di dolori, ansie, paure di cui è giusto parlare. “La prima difficoltà alla quale una mamma giovane deve far fronte – dice Martina Falcetta – è il senso di responsabilità. Ci si ritrova tra le mani un esserino che dipende totalmente da te e non è facile capire cosa sia giusto o sbagliato. Ho ancora tanta strada da fare, perché il mio bambino ha solo un anno, ma sto cercando di crescerlo insegnandogli a rispettare gli altri, se stesso e le donne.”
“Oltre al senso di responsabilità – prosegue la Bianchet – bisogna pensare anche all’aspetto economico, perché un bambino va tenuto nel migliore dei modi. Se la condizione economica non permette ciò, sono dell’idea che non si debbano far figli. Sotto questo punto di vista una mamma giovane può incontrare maggiori difficoltà, perché magari non ha un lavoro stabile. La cosa più importante, però, è capire che un figlio non è una bambola da tenere ferma in un posto, è un essere umano che ha tantissime necessità e bisogna essere pronti ad occuparsene.”
Le parole delle due giovani mamme sono forti e chiare.
È inutile nascondersi dietro un dito, essere una madre giovane è difficile. Ben venga che lo si dica, ben venga si mettano in risalto le difficoltà che la maternità comporta.
Martina Falcetta sotto questo punto di vista può definirsi esperta, infatti – sostiene – “su Instagram cerco proprio di fare emergere questo lato della maternità. Sembra che mi lamenti costantemente, ma non è affatto così. Cerco solo, in un mondo come quello dei social network, in cui regna la finta perfezione, di conferire larga espressione alla realtà dei fatti.”
Due mamme accomunate dallo stesso destino, il cui obiettivo è quello di parlare alle donne, alle altre mamme e alle future mamme, per ricordare loro che, nonostante essere madre in giovane età sia difficile, ne valga la pena perché cambia la vita in meglio.
“Alle donne,alle mamme e alle future mamme – dicono – consigliamo di godersi soprattutto i primi mesi di vita dei bambini, perché trascorrono in un batter d’occhio, ancor prima che se ne accorgano. Ma, soprattutto, ricordiamo loro di non dimenticarsi di se stesse, perché sono pur sempre delle donne,ragion per cui è giusto che non si annullino e continuino, con i giusti aiuti, a prendersi cura di sé. Non sono semplici parole, quelle delle due mamme. Sono parole speciali. Parole piene di quell’ amore che solo una madre possiede. Sono parole dettate dalla consapevolezza del fatto che nella vita tutto sia difficile, ma nulla sia impossibile. D’altronde, non si nasce genitori, lo si diventa nel momento in cui un bambino viene al mondo.
Lo si diventa con il tempo che passa, le esperienze, le cadute e l’infinita capacità di rialzarsi spinti proprio dall’amore verso quel bambino che diventa il centro del nostro mondo.