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15 Novembre 2024

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Stefania Craxi: “Ridare a Sergio Moroni l’onore che merita”

“Ricordo ancora le lacrime di mio padre alla morte del compagno Sergio Moroni, ho impressa nella memoria quella tragedia umana e politica, che avvenne in un periodo oscuro della nostra storia repubblicana, con cui una parte del Paese deve tuttora fare i conti. In particolare, quei conti devono farli coloro i quali, a sinistra, di quella brutta storia sono stati fra i protagonisti, inoculando nel sistema politico il moralismo militante, ovvero il giustizialismo che ancora inquina la politica italiana”. Così Stefania Craxi, senatrice di Forza Italia (FI) e presidente della Commissione esteri a Palazzo Madama, nel giorno in cui ricorre il trentesimo anniversario del suicidio del parlamentare socialista Sergio Moroni.
“Si è creato in quel momento uno squilibrio fra poteri, a cui occorre porre rimedio per una sana vita democratica, restituendo alla giustizia il ruolo che le è proprio, di servizio a tutela delle ragioni del cittadino. Purtroppo a quella falsa rivoluzione giudiziaria partecipò il mondo dell’informazione, creando un circuito perverso che distrusse il sistema politico. Mentre la politica va fatta con le armi della politica, ovvero contrapponendo proposte o visioni del Paese, non certo demonizzando l’avversario, un vizio coltivato e mai abbandonato da questa sinistra”, aggiunge. “A Sergio Moroni va ridato l’onore che merita, nella speranza che il suo sacrificio non resti vano. Perché la storia di questi 30 anni dimostra ciò che egli scrisse nella lettera di denuncia e commiato (cui seguirono le parole orribili di un magistrato…) all’allora presidente della Camera Giorgio Napolitano: Non credo che questo nostro Paese costruirà il futuro che si merita coltivando un clima da pogrom nei confronti della classe politica”, conclude. Pol/Bla 20220902T102533Z

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