“La sensazione è diventata certezza: ormai Matteo Salvini sta usando l’arma – anzi la “bomba” – Putin per ottenere populisticamente dei consensi un po’ da tutte le parti e categorie (leggi rincaro del gas e, più in generale, aumento del costo della vita). Il problema è ben altro: al di là dei voti in più, è il primo palese sgambetto alla Meloni, la cartuccia sparata per impallinarla o comunque indebolirla”. Così l’ex deputato Amedeo Laboccetta, presidente dell’Associazione Polo Sud.
“Davvero si pensa che il leader leghista abbia seppellito il sogno di fare il premier? Poi aspetta qualche autogol, i possibili passi falsi: basta una risposta “sofferta” o sbagliata di lady Giorgia ad una domanda trabocchetto. Ma lui nega, afferma che i due si sentono “diciotto” volte al giorno: non credo siano telefonate d’amore. Sostiene inoltre che i giornali inventano… Ma rischia anche lui, la poltrona di vicepresidente del Consiglio il Cavaliere Berlusconi potrebbe strapparla per un suo uomo di punta. Insomma Salvini nuota in acque agitate ed ecco perché cerca di sparigliare le carte. Ma il mazzo non ce l’ha in mano lui” conclude Laboccetta.