di Anna Adamo
Mancano pochi giorni all’ inizio del nuovo anno scolastico. Bambini e ragazzi sono più pronti che mai, quest’anno, del resto, sarà il primo post pandemia.
Il primo, all’ insegna della normalità di cui per tre anni, a causa del Covid-19, sono stati privati.
L’emozione
Grande è l’emozione e la voglia di ricominciare, ogni cosa, finalmente sembra essere tornata al proprio posto. O almeno, è così che dovrebbe essere, ma come in ogni occasione, anche in questa vi sono le dovute eccezioni.
Ne costituisce l’esempio la scuola “Cappuccetto Rosso” di Cavalleggeri d’ Aosta, quartiere della X Municipalità di Napoli, laddove sembra proprio non esserci verso di far regnare l’ordine.
Ad accendere i riflettori sulla questione sono l’ex consigliera Martina D’ Alessio e il consigliere Massimo Scherillo.
Le dichiarazioni
“La Cappuccetto Rosso – dichiarano – era una scuola dell’infanzia chiusa per circa due o tre anni dal comune di Napoli con la scusa che non vi fosse un numero sufficiente di iscritti. Dopo anni di battaglie siamo riusciti a farla riaprire cambiandone la destinazione d’uso da scuola dell’infanzia ad asilo nido e attraverso dei finanziamenti regionali siamo riusciti anche a ristrutturarla. Lo scorso anno, però, si è posto il problema delle suppellettili,il comune per queste ultime non aveva soldi. Fortunatamente, quest’anno con l’ impegno della municipalità e di tutti coloro i quali si sono prodigati, siamo riusciti ad ottenere un fondo di 30.000 euro per le suppellettili e la scuola da un punto di vista strutturale risulta completa.”
Una battaglia non facile, quella che ha visto protagonista la X Municipalità, vinta grazie al lavoro e alla perseveranza di chi, come D’Alessio e Scherillo fa politica tra la gente, per la gente, per cercare di dar loro risposte concrete.
Peccato, però, che il Comune faccia fatica a riconoscere tale vittoria, infatti – spiega Martina D’ Alessio – è stato diffuso da parte di quest’ ultimo un avviso con il quale ha annunciato che non vi sia un numero sufficiente di iscritti per consentire l’apertura dell’asilo nido. Una scusa non vera, perché essendoci a Cavalleggeri solo due asili comunali uno dei quali con una graduatoria spesso in esubero, era stato deciso insieme al direttore che tutti i bambini che non sarebbero riusciti ad entrare nell’asilo in esubero sarebbero automaticamente stati inseriti alla Cappuccetto Rosso. A questi ultimi sono da aggiungere anche le iscrizioni effettuate dai genitori. Non si spiega come possa il comune dire non vi sia il numero necessario di iscritti per riaprirla dal momento che vi sono richieste da parte dei genitori e la graduatoria dell’altro asilo comunale è in esubero, ragion per cui ci sono dei bambini che necessitano di essere inseriti in un’altra scuola. Tutto questo è assurdo”.
È più indignata di quanto si possa immaginare, come è giusto che sia, la D’Alessio. Quanto si sta verificando intorno a questa scuola, del resto, è davvero inaccettabile.
Ebbene si, è inaccettabile che una scuola ristrutturata e riaperta dopo tante battaglie corra il rischio di essere abusivamente occupata.
Occorre agire prima che la situazione precipiti ulteriormente, in ballo c’è il futuro dei bambini, che non può essere messo in discussione a causa delle beghe della politica, la quale non conferisce ai cittadini le risposte che meritano.