di Anna Adamo
Quando una persona cara viene a mancare, è il suo ricordo a farsi spazio.
Ebbene si, quello non muore mai. Ce lo si ritrova ovunque, in ogni parola, in ogni gesto, in alcuni casi si finisce addirittura per vivere ad aggrappati a quest’ ultimo, un po’ come se fungesse da ancora di salvezza.
La morte della Regina Elisabetta ne è la dimostrazione.
O meglio, ne è la dimostrazione la lettera che le ha scritto il Principe Harry per regalarle l’ ultimo saluto.
“Nonna – scrive – sebbene questa separazione ci porti tanta tristezza, sarò sempre grato per i nostri primi incontri: dalle memorie d’ infanzia con te, all’incontrarti per la prima volta come Comandante Capo, al momento in cui hai incontrato la mia adorata moglie e hai abbracciato i tuoi adorati pronipoti. Grazie per il tuo sorriso contagioso, anche noi sorridiamo sapendo che i tuoi nonno ora siete riuniti insieme e in pace”.
Sono parole d’ amore, quelle di Herry, le quali ben mettono a tacere le dicerie secondo cui tra i due non scorresse buon sangue, ma soprattutto dimostrano che, comunque vadano le cose, se il bene privato nei confronti di una persona è sincero, alla fine trionferà sempre.