Dal Ministro della giustizia Marta Cartabia al regista Marco Risi, dall’ex calciatore del Napoli Ciro Ferraraall’attore Alessandro Siani. Ci sono le testimonianze di numerosi personaggi della cultura, dello sport, dello spettacolo, della magistratura, del giornalismo e della società civile nel nuovo volume, “Il mio Siani”, che il quotidiano “Il Mattino” darà in omaggio ai suoi lettori venerdì 23 settembre per ricordare Giancarlo Siani nel 37esimo anniversario della sua morte per mano della camorra.
La presentazione del volume si svolgerà in anteprima nazionale mercoledì 21 settembre alle ore 11.30 nella Sala degli Angeli dell’Università Suor Orsola Benincasa, sede dal 2003 della prima Scuola di Giornalismo del Mezzogiorno peninsulare con un’aula intitolata nel 2008 proprio a Giancarlo Siani. La presentazione sarà anche trasmessa in diretta streaming sul sito web www.ilmattino.it e sulle pagine Facebook de “Il Mattino” (www.facebook.com/ilmattino.it) e dell’Università Suor Orsola Benincasa di Napoli (www.facebook.com/unisob).
Alla presentazione del libro, che sarà introdotta dal Rettore del Suor Orsola,Lucio d’Alessandro, interverranno il direttore de “Il Mattino”, Francesco De Core, il presidente della Fondazione Pol.i.s, Don Tonino Palmese, il curatore del volume “Il mio Siani”, Pietro Perone e il presidente della Fondazione Giancarlo Siani, Gianmario Siani. Nel corso dell’incontro ci saranno le testimonianze di due degli oltre duecento allievi dellaScuola di Giornalismo “Suor Orsola Benincasa” (Ciro Cuozzo de “Il Riformista” e Gennaro Di Biase de “Il Mattino”) che negli ultimi vent’anni hanno seguito la ‘lezione’ sempre viva del pensiero e dell’azione professionale di Giancarlo Siani (“essere giornalista è sentire l’ingiustizia del mondo sulla propria pelle, è schierarsi dalla parte della verità, è denuncia, è ricerca, è curiosità, è approfondimento”).
Nel corso della presentazione alcuni dei testi più significativi del volume saranno affidati al reading attoriale di Nadia Carlomagno, direttore del Master in Teatro, pedagogia e didattica dell’Università Suor Orsola Benincasa.
“Nelle aule del Suor Orsola, non solo in quella a lui dedicata da quasi tre lustri, la memoria degli insegnamenti di Giancarlo Siani è quanto mai viva – sottolinea il Rettore Lucio d’Alessandro – ed è tenuta costantemente in vita dalle lezioni dei tanti “giornalisti giornalisti”, come li avrebbe definiti lui, che da vent’anni guidano il percorso formativo biennale dei nostri giovani praticanti con una specifica vocazione al giornalismo d’inchiesta”.
“Il mio Siani” – Dal taccuino alla Mehari: le immagini indelebili del “giornalista giornalista” che ancora ‘vive’ in redazione
“Giancarlo Siani era una stella rara di quelle che alla luce del sole non scompaiono ma anzi sono luce pura. La sua onestà è la bandiera che sventola ancora forte nel vento della libertà. Un esempio che ha influenzato tanti ragazzi.Ed anch’io, che all’anagrafe mi chiamo Alessandro Esposito, nel suo cognome, diventato il mio nome d’arte, ho ritrovato una strada un percorso che mi ha cambiato. Perché in fondo a tutti noi è ancora forte la voglia di brillare”. La sintesi dell’intervento dell’attore e registaAlessandro Siani rappresenta il senso e l’obiettivo del nuovo volume de “Il Mattino” dedicato a Giancarlo Siani:raccontare quanto il suo martirio sia stato fecondo esempio per generazioni di giovani, non solo giornalisti.
Del resto, come scrive nel libro Armando D’Alterio, pubblico ministero del processo di primo grado ai killer e ai mandanti dell’omicidio di Giancarlo Siani ed oggiprocuratore generale della Repubblica presso la Corte d’Appello di Potenza, “la figura di Giancarlo non è mai apparsa tanto vicina ed attuale: impegno, rispetto e coerenza ideale promanano dalla sua attività professionale e dalla sua vita e sono valori di cui oggi abbiamo bisogno più che mai”.
Nel libro curato dal giornalista Pietro Perone ci sono anche i contributi e i ricordi, anche intimi, dei giornalisti de “Il Mattino” che con Giancarlo ci hanno lavorato come Daniela De Crescenzo (“La rabbia e la giustizia”, Francesco Romanetti (“Quella sera…dolore e coraggio”) e Marilicia Salvia (“Noi due a Castellamare”).
Ma nel libro, come racconta il direttore de “Il Mattino”, Francesco De Core, ci sono soprattutto “gli occhiali di Giancarlo, la sua Mehari verde, la sua macchina per scrivere, il Vomero e Torre Annunziata,Vasco Rossi, la gioia di vivere, la sensibilità nell’analisi e l’accuratezza nei dettagli che ne contraddistinguevano la penna”. Ci sono tutte le sue immagini, per nulla sbiadite, che lo rendono così attuale e così presente a quasi quarant’anni dal suo martirio.
“Ricordare Giancarlo, con il terzo libro consecutivo del Mattino, a trentasette anni dal martirio e nel quarantennale del movimento anticamorra – scrive Perone – è un puntello alla memoria collettiva affinché il coraggio di Siani, come quello dei tanti che all’epoca erano giovani come lui, possa essere di esempio a chi oggi purtroppo vive la stesse terribili paure, soffocato da una criminalità che ha cambiato faccia, forse meno sfacciata di Cutolo ma più potente e ugualmente sanguinaria”.