Sulla scheda elettorale, che si italiani si ritroveranno fra le mani, molte anomalie, poche certezze.
Il dato di queste elezioni è che siamo sempre più lontani dalla normalità europea. Tutti invocano Bruxelles, tutti si cimentano in richiami all’Europa e pochi riflettono sulle anormalità, sulle stranezze del Bel Paese.
Dappertutto esistono formazioni politiche che si rifanno alle grandi tradizioni culturali, era caratteristica anche della Prima Repubblica italiana, qui da noi una maionese impazzita.
Dalla Francia alla Germania, dalla Spagna alla Danimarca, il confronto è fra i popolari ed i socialisti, fra i Verdi ed i Conservatori. Poche eccezioni. In Italia una babele.
L’unico partito ad avere un riferimento ad una famiglia politica europea, è un dato di fatto, è Forza Italia. Nel simbolo un chiaro richiamo alla tradizione dei popolari europei. Siamo l’unico Paese dell’Unione a non avere sulla scheda elettorale un richiamo alla tradizione dei socialisti europei. In nessuno dei 27 Stati dell’Unione questa stortura.
In nessun Paese dell’Unione potrà mai capitare di vedere il simbolo della Falce e del Martello, da noi si. In nessun Paese del Mondo oltre la meta dei simboli ha un cognome nel logo, in nessun Paese le Stelle e la leadership di un comico. In nessun Paese del Mondo un ‘presunto’ posizionamento elettorale sul numero dei Poli diventa offerta politica.