Vincenzo De Luca esce sconfitto da questa tornata elettorale. Non è la débâcle che molti raccontano, perché prevedibile e caratterizzata da un trend nazionale, ma è evidente che qui ci si aspettava qualcosa in più.
Il Governatore ha contezza di un vento cambiato in Campania, ha contezza di un clima diverso nella sua Salerno, e dovrà correre ai ripari. Se questa onda lunga dovesse continuare il rischio di essere travolto è concreto.
Nelle prossime settimane, per dare un segnale e soprattutto per risolvere problemi politici, dovrà mettere mano alla sua giunta.
Ha due opzioni per allargare e rafforzare la sua maggioranza. Potrebbe lavorare all’ingresso di Azione o ad un’ intesa con l’universo grillino
Ha due opzioni per allargare e rafforzare la sua maggioranza. Potrebbe lavorare all’ingresso di Azione o ad un’ intesa con l’universo grillino. Due ipotesi possibili ma incompatibili fra loro. Toccherà decidere perché rimanere fermi sarebbe un grave, inutile, errore.
Se dovesse percorrere la prima strada riuscirebbe a risolvere anche l’enigma del Terzo Polo. La presenza di Mara Cafragna e Gigi Casciello, ora dell’avvocato Antonio D’Alessio, porta la nuova formazione nel campo degli avversari politici. Per sua fortuna c’è Giuseppe Sommese a tenere la barra dritta. Un equivoco che Palazzo Santa Lucia vuole e deve superare.
L’altra ipotesi è il rapporto con il mondo grillino. Qui De Luca potrebbe ‘ripescare’ Di Maio, una pazzia sarebbe farlo assessore, e fidelizzare il gruppo regionale. In alternativa potrebbe aprire al movimento di Giuseppe Conte che ha meno in Regione ma che offre più garanzie per il futuro.
Saranno decisive le prossima settimane. Ma è certo che interverrà a Napoli e che immaginerà cose ‘inaspettate’ per Salerno.
