“Ho fatto questa campagna elettorale come sempre: 5.000 km in 20 giorni, decine di incontri – scrive su Facebook Matteo Orfini (Pd) –. La cosa che più mi ha colpito è che non ho trovato praticamente nessuno felice di votare il Pd”.
“Anche i nostri elettori più fedeli erano stanchi, demotivati, sconfortati. Eroici nel loro esserci sempre, ma non felici. Penso – prosegue – che questo sia il punto da cui partire, e per questo non mi convince chi oggi ci spiega che andava tutto bene, il problema è solo non essere riusciti a fare le alleanze. Intanto perché la politica non è solo aritmetica: sommare i voti di chi è andato separato è un errore da matita rossa. I cinquestelle hanno quel risultato perché si candidano da soli e contro di noi. Idem il terzo polo. E poi perché il problema di fondo è che non è più chiaro a nessuno quale sia la missione del Pd. E quindi fatichiamo a coinvolgere, appassionare, convincere”.