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18 Novembre 2024

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L’associazione NAC protagonista al Museo Archeologico di Nola dell’ evento “Le Statue Parlanti” 

Di Anna Adamo


Si è tenuto lo scorso martedì 27 settembre presso la splendida cornice del Museo Storico Archeologico di Nola per riscoprire la città e il territorio partendo da cinque uomini illustri: Ottaviano Augusto, San Felice, Paolino di Bordeaux, Giordano Bruno e Tommaso Vitale, l’ evento “Le Statue Parlanti”, ideato e curato dall’ avvocato Sonia Napolitano, presidente dell’Associazione NAC, che con la partecipazione dell’ avvocato Nicoletta Ranieri, ha inoltre introdotto i lavori.
“Questo evento – ha dichiarato l’ avv Napolitano – è un’ ideazione immaginata e concepita con intensa e profonda originalità di prospettiva per dare anima e vigore spirituale ad un progetto articolato nelle valenze socio – culturali e storico- religiose sullo schermo del nostro tempo super tecnologico. Il progetto è stato elaborato e tradotto in plastica efficacia narrativa in virtù dell’ appassionato impegno dei membri dell’ Associazione NAC e della collega, l’ avv. Nicoletta Ranieri, che spera di far vivere la sua prima fase attraverso la straordinaria e indimenticabile performance teatrale e musical – canora degli studenti dell’Istituto Torricelli con la partecipazione degli attori Michele Napolitano e Vincenzo Fiorentini. La realizzazione di questo evento è stata resa possibile anche grazie alla preziosa sinergia e collaborazione del Comune di Nola nella persona del Sindaco dott. Carlo Buonauro, dell’ Assessore ai Beni Culturali avv. Vincenzo Martone, al direttore del Museo Archeologico di Nola arch Giacomo Franzese e al Dirigente scolastico del Liceo Torricelli prof. Anna Giugliano, ma soprattutto grazie ai ragazzi che sono il nostro futuro e che attraverso il loro impegno danno voce alla storia. Perché, non può esserci futuro se non si conoscono le nostre radici”.

L’analisi


Le parole della presidente dell’Associazione NAC non lasciano spazio ai dubbi, l’intento del progetto e della serata sentita e partecipata era quello di far sí che i ragazzi potessero mostrare a tutti il frutto del proprio talento e del proprio impegno dando vita ad una serata di cui la cultura e la valorizzazione dei territorio sono state protagoniste assolute.
“I giovani ciceroni – conclude – hanno rappresentato con una performance interpretativa davvero di alto profilo espressivo i valori e i costumi che si rapportano al primato del bene comune, alla carità, alla fede, all’amicizia, all’ umiltà e al servizio verso i poveri che accomuna i cinque uomini illustri. Abbiamo profuso impegno ed entusiasmo facendo squadra nel pieno coinvolgimento partecipativo della comunità sociale.”
Ebbene si, “Le Statue Parlanti” non è stato un semplice evento, ma qualcosa di più.
È stato dimostrazione del fatto che sono talentuosi, capaci e soprattutto interessati alla storia e a tutto ciò che riguarda il territorio in cui vivono, occorre solo dare loro modo di dimostrarlo.

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