di Massimo Ricciuti
Al netto delle prime esternazioni pubbliche, dei primi passi, degli incontri quotidiani con Mario Draghi (con il quale c’è piena sintonia e stima reciproca) e dei membri dei Ministri… beh c’è da dire che se son rose fioriranno. Infatti con Nordio alla Giustizia, Giorgetti all’Economia, Fitto agli Affari Europei e al Pnnr, Crosetto alla Difesa, Urso agli Esteri, Zangrillo alla P.A. (Cingolani come consigliere per la transizione ecologica) etc. etc… Sembra proprio che ciò che stia emergendo sia una Destra “giscardiana”, moderata, pragmatica, pienamente europeista e atlantista, e anche fortemente attenta a evitare e a silenziare qualsiasi forma di populismo e “folcklorismo”.
L’incontro Meloni-Macron è un fatto serio. Un atto che vale più di mille pagine di programma.
Si parte bene e con il piede giusto.
Sono ben evidenti le sfide da affrontare, la guerra della Russia contro il popolo ucraino, la crisi energetica, l’inflazione a due cifre, la pandemia che è tutt’altro che finita (ottima la scelta del Ministro della Salute) e che si è deciso di affrontare rompendo e allontanando No-Vax e terrappiattisti (che ormai albergano solo dalle parti dei 5stelle) e contemporaneamente seguire passo passo il PNNR. E, nel caso, non è da escludere neanche il ricorso al MES. In ogni caso non vi sono preclusioni ideologiche.
A questo punto non resta che seguire ogni giorno gli interventi del nuovo esecutivo. Il primo governo di Destra in Italia.
Pare che a sinistra ci sia totale smarrimento, come sempre. Ma fortunatamente il sistema politico può contare su una “opposizione” riformista e responsabile quale è l’aggregazione facente capo a Azione/Italia Viva e che è in procinto di lanciare il progetto #RenewEurope, se si accantonano personalismi e si moderino certi toni, lasciando quel che resta del Pd nelle fauci di Conte (come dire… da Luciano Lama si è finiti nelle mani di Beppe Grillo…bel capolavoro!).
Ma occorre osservare e capire che a destra è in atto un grandissimo cambiamento. Probabilmente sarà una grande opportunità. Per tutti. E se ciò produrrà, come sembra e abbiamo detto, la nascita di un progetto “giscardiano”… allora sarà una grande occasione e una vera svolta per tutti.
Per il Paese, innanzitutto.