“Ci sono due letture sbagliate sulle piazze di ieri. La prima è quella che dice “perché dividersi sulla pace”. Sulla pace, su cosa vuol dire pace, su come la si ottiene ci sono due visioni profondamente diverse e mischiarle in un unico indistinto nulla retorico è sbagliato”. Lo scrive Carlo Calenda su Twitter. “Come ho spiegato ieri, tutte le idee per raggiungere la pace meritano una discussione e una rappresentanza, ma il comune denominatore di ieri a Roma era “no armi all’Ucraina”. Ciò vuol dire la resa degli ucraini a Putin. Noi contrasteremo questa prospettiva” aggiunge. “La seconda lettura sbagliata è “la sinistra va divisa”. La piazza di ieri a Milano non era di sinistra, tantomeno se volete ostinarvi a considerare il qualunquismo di Conte sinistra. Liberali, popolari, riformisti, radicali, buona destra… La piazza di Milanoera composita” dice ancora il leader di Azione. “Ho deciso di concludere il comizio cantando insieme alla piazza Bella Ciao, non solo perché era la piazza che sosteneva la resistenza Ucraina, ma perché i valori e i simboli della resistenza devono tornare ad essere di tutti gli italiani, e non usati solo da una parte contro l’altra” conclude Calenda