“Io non difendo Giorgia Meloni, di cui ero e resto un oppositore. Io difendo l’Italia. E non ho nessun imbarazzo a dire, peraltro da presidente di un partito che in Europa sta nel gruppo di Macron, che la reazione del governo francese sulla questione Ocean Viking è oltremodo fatta per parlare più a Le Pen e Zemmour, ovvero ai loro sovranisti, che a noi”. Lo afferma il segretario di Azione Carlo Calenda a Repubblica. “La gestione Piantedosi su sbarchi e Ong è il remake di quel che fece Salvini, una sceneggiata sulla pelle dei naufraghi. Inaccettabile” ma c’è anche il fatto, conclude Calenda, che la reazione della Francia “è un atto inqualificabile e ingiustificabile”.