“Nella manovra abbiamo azzerato la contribuzione per le assunzioni: più assumi meno paghi. Ma l’incentivo all’assunzione vale per chi assume giovani under 35, donne, precettori del reddito di cittadinanza e vale per i nuovi contratti, vuol dire che non vale per chi licenzia qualcuno e assume qualcun’altro”, si adotta inoltre per chi decide di “stabilizzare lavoratori con contratti a tempio indeterminato”. Lo ha detto il premier Giorgia in conferenza stampa, illustrando i contenuti della manovra approvata nella notte.
LE FAMIGLIE
Significativi gli interventi sulle pensioni minime “per le pensioni superiori a 5mila euro fermiamo l’indicizzazione al 35%” e sull’assegno per i più fragili. Per le famiglie più fragili confermato e rafforzato il meccanismo che consente di ricevere il bonus sociale bollette, con un innalzamento della soglia Isee da 12.000 euro a 15.000 euro.
Nella manovra “una misura importante è quella sul congedo parentale. Era retribuito al 30%, noi aggiunto un mese di congedo facoltativo ma retribuito all’80%, fino ai 6 anni di vita del bambino. Una scelta che introduce una specie di salvadanaio del tempo che le madri possono utilizzare in caso di difficoltà evitando di incorrere in situazione economiche difficili”.
“Rivaluteremo tutte le pensioni secondo l’indicizzazione ma con una percentuale diversa”, spiega la Quella sulle pensioni “è una scelta di cui ci assumiamo la responsabilità”.
REDDITO DI CITTADINZNA
Sul Reddito di cittadinanza “manteniamo un impegno, noi abbiamo sempre detto che è una misura sbagliata, che mette sullo stesso piano chi può lavorare e chi no. E’ questa la filosofia da cui muoviamo, avremo avuto bisogno di più tempo per una riforma complessiva, che faremo. In un mese non potevamo farlo”.
Nella manovra c’è lo “stanziamento di 500 milioni contro il caro carrello”, spiega la premier Giorgia MELONI in conferenza stampa. Il governo ha deciso di non dare il via libera all’azzeramento dell’Iva su pane e latte “perché non potendo distinguere il reddito, la misura si sarebbe spalmata anche su chi non aveva bisogno”, sottolinea la presidente del Consiglio: “Abbiamo in mente di selezionare con decreto alcuni alimenti e utilizzare questi 500 milioni per abbassare il prezzo di quei beni per gli incapienti attraverso la rete dei Comuni”.
IL COMMERCIO
Un decreto per “selezionare” alcuni alimenti e utilizzare i 500 milioni stanziati “per abbassare il prezzo di quei beni per gli incapienti attraverso la rete dei Comuni”. E’ una delle misure della manovra economica illustrate dalla premier Giorgia Meloni in conferenza stampa. “Lanceremo un appello ai produttori e ai distributori per aiutarci: diremo, in base a chi aderirà calmierando a sua volta il prezzo (dei beni, ndr), quali sono i produttori e i distributori che hanno aderito” alla nostra iniziativa, ha proseguito Meloni.
“Abbiamo inserito una misura contro la pratica sleale degli esercizi apri e chiudi, cioè di quegli esercizi che aprono, non versano nulla nelle casse dello Stato, spariscono e poi ricominciano daccapo. La misura prevede che, quando si hanno avvisaglie, l’Agenzia delle Entrate convochi il titolare e ne cancelli la Partita Iva, che potrà essere riaperta solo con fideiussione sul pagamento delle tasse dovute. Noi crediamo infatti che gli imprenditori e i commercianti vadano difesi dalla concorrenza sleale e dall’abusivismo”.