La commissione Affari costituzionali del Senato ha approvato all’unanimità il testo unificato di istituzione di una Commissione parlamentare di inchiesta bicamerale sul Femminicidio, l’iniziativa promossa dalla senatrice del Pd Valeria Valente. È il Parlamento che cede alla demagogia. Ancora una volta.
Servono a poco o a nulla iniziative di questo genere. Il tema è drammatico ma affrontarlo in una Commissione ad hoc non rappresenta un valore aggiunto. Per le discussioni su questa emergenza, chi la sottovaluta è idiota, per fortuna si registra un sensato e qualificato dibattito nella opinione pubblica grazie alla azione meritoria di tante Associazioni.
Deputati e senatori dovrebbero fare altro.
Per le discussioni su questa emergenza, chi la sottovaluta è idiota, per fortuna si registra un sensato e qualificato dibattito nella opinione pubblica grazie alla azione meritoria di tante Associazioni
Il Parlamento ha tutti gli strumenti per analizzare i casi e, soprattutto, tutti gli strumenti per intervenire legislativamente.
Proporre idee così, al netto della buona fede dei singoli, solo perché sarebbe considerato blasfemo ragionare o discutere circa la utilità, è esercizio utile a pochi (a chi la propone e presiede), è alimentare la demagogia.
Proporre idee così, solo perché sarebbe considerato blasfemo ragionare o discutere circa la utilità, è esercizio utile a pochi, è alimentare la demagogia
Perché non farla allora, una Commissione, sulle morti bianche, troppi muoiono sui luoghi di lavoro, perché non farla sui minori maltrattati o uccisi. Perché non farla sugli anziani che subiscono violenza nelle case di cura?
Agitare temi così delicati per la logica del consenso e non per la ricerca di soluzioni concrete è una offesa alla politica, è una offesa alle donne.
Le Commissioni speciali o di inchiesta hanno un senso se intervengo su temi poco noti, dei quali non si discute a sufficienza, sui quali accendere un riflettore perché poco attento il mondo del giornalismo o delle forze dell’ordine. Hanno un senso quando l’opinione pubblica è distratta o quando lo sono le Procure.
Sul femminicidio serve ragionare sulla prevenzione, sulle pene. Serve discutere delle attività di sensibilizzazione per i più giovani e su quelle di sostegno per chi denuncia. I parlamentari hanno, già, modo per farlo.