di Anna Adamo
Dieci sono i milioni destinati ai Comuni con popolazione superiore ai 300.000 abitanti.
Lo ha annunciato attraverso un post sui social il Ministro per la Disabilità Alessandra Locatelli.
“Il degrado e la povertà – scrive – discriminano e penalizzano le persone con disabilità e le rispettive famiglie, ecco perché ho deciso di istituire un fondo di dieci milioni da destinare ai comuni con popolazione superiore ai 300.000 abitanti. Con questa misura intendo generare percorsi virtuosi, immaginando una rete di enti del Terzo settore, Comuni e Istituzioni che possano lavorare insieme e agire nelle periferie, in modo da rendere i contesti degradati, isolati e difficili maggiormente inclusivi”.
Le parole del Ministro non lasciano spazio ai dubbi, occorre agire per garantire a tutti la possibilità di vivere serenamente di integrarsi in un contesto in cui nessuno sia lasciato indietro.
“Al centro di questa misura – prosegue- ci sono le persone con disabilità e le rispettive famiglie, le più fragili e vulnerabili a causa di malattie cronico -degenerative, rare, che vivono in aree periferiche spesso conosciute per fenomeni di violenza, isolamento e spaccio, le quali possono, però, nascondere realtà sociali preziose che intendo sostenere. Dobbiamo porre una particolare attenzione ai bambini e agli adolescenti fragili, alla loro salute e al loro benessere. Questo è il primo passo di un modello di azione volto a moltiplicare le energie di chi opera in modo invisibile al servizio degli altri”.
Locatelli è più chiara che mai, il suo intento è quello di mettere la disabilità al centro dell’ agenda di Governo per far si che venga vista non più come un qualcosa di limitante di cui è quasi inutile prendersi cura, ma come una priorità di cui tutti, a prescindere dai ruoli che si ricoprono, devono farsi carico per evitare che chiunque viva condizioni di disabilità venga considerato un mondo a parte e non una parte del mondo.
È evidente che il fondo istituito non basterà, non lo si può non notare, ma va comunque preso atto del fatto che qualcosa finalmente sembri muoversi. Se sarà realtà o illusione ce lo rivelerà il tempo, nel mentre è opportuno dire che chi ben cominci sia già a metà dell’opera e il Ministro, dati i presupposti, sembra aver cominciato meglio di quanto ci aspettassimo.