“In Italia il numero di intercettazioni telefoniche, ambientali, direzionali, telematiche, fino al trojan e un domani ad altri strumenti, è di gran lunga superiore alla media europea, e ancor più rispetto a quello dei paesi anglosassoni. Il loro costo è elevatissimo, con centinaia di milioni di euro all’anno. Gran parte di queste si fanno sulla base di semplici sospetti, e non concludono nulla”. Lo ha rilevato il ministro Carlo Nordio, davanti alla Commissione Giustizia del Senato, dove ha presentato le sue linee programmatiche. “Non si è mai vista una condanna inflitta sulla sola base delle intercettazioni, che dovrebbero esser un mezzo di ricerca della prova, mentre sono diventate uno strumento di prova” ,ha detto il ministro, putando l ‘indice contro l’abuso delle intercettazioni e alcune prassi , come la diffusione “selezionata e pilotata”, definendole “violazioni blsfeme dell’articolo 15 della Costituzione”