“L’apertura di von der Leyen alle modifiche del Pnrr è una vittoria per l’Italia. O comunque una sconfitta per chi sosteneva l’intangibilità di un Piano difficile da realizzare e che, in quel caso sì, avrebbe portato alla perdita di alcuni fondi non utilizzati”. Cosi al Messaggero, il ministro della Sovranità alimentare, Francesco Lollobrigida.
Per l’esponente di FdI di esempi di modifiche “ce ne sono tanti. Dai fondi messi sui trattori elettrici, che però poi non si trovano sul mercato, alle poste su energia, infrastrutture e altro. Al livello europeo, sono contento che il nostro governo sia stato protagonista nel convincere la Ue a eliminare carne e vino dagli elementi dannosi per la salute”, ha sottolineato.
Sulla manovra: “In soli 30 giorni dall’insediamento del governo abbiamo varato una legge di bilancio che non rinuncia a dare indicazioni su alcuni aspetti fondamentali: evitare la desertificazione del settore industriale, sostegni sul caro energia, un modello di welfare mirato sui più deboli”, ha ricordato il ministro che poi ha aggiunto: “Chi evade va punito, punto. Ma bisogna cambiare il punto di vista. I cittadini vanno considerati persone perbene, fino a prova contraria. Lo Stato non può avere pregiudizi, non può presumere che il cittadino sia un evasore a prescindere”. “L’ossatura di una legge di bilancio vicina ai più deboli non verrà stravolta, se poi ci sono delle migliorie da apportare ben vengano e il premier ha già aperto su questo: opzione donna, Pos, pensioni, buoni lavoro, semplificazione normativa” ha sottolineato Lollobrigida.