“Nel Qatargate non ci sono lobbisti professionisti coinvolti, bensì ong, ex politici e politici, tutti soggetti che spesso svolgono di consueto abusivamente la nostra professione, talvolta portando avanti condotte criminali”.Così Alessandro Bertoldi, Presidente di Confassociazioni Public Affairs, organizzazione che rappresenta anche i rappresentanti d’interessi italiani.
“Anche questa vicenda – dice – dimostra come i professionisti della lobbying siano un reale baluardo di legalità contro la corruzione, è infatti la loro azione a Bruxelles come a Roma e in ogni parte del mondo a rendere controproducenti i comportamenti illeciti delle parti interessate. Attendiamo ancora la regolamentazione della professione in Italia con una legge quadro, vi sono già agli atti in Parlamento delle ottime proposte in merito. Speriamo questo Governo intenda regolamentare una volta per tutte la nostra professione, senza vessazioni o un’eccessiva burocrazia, ma prevedendo rapporti chiari e trasparenti”.