“Posso dirle una cosa: spesso quando ascolto Matteo Renzi mi domando se non abbia scelto la meta’ campo sbagliata. Le sue analisi sono lucide e brillanti” sono le ultime parole, non le prime in questa direzione, LEGGI che Silvio Berlusconi dedica a Matteo Renzi. Dal Patto del Nazareno la stima è grande. Mai venuta meno.
Per Berlusconi il sogno è quello di un grande centro, riformatore e liberale, aperto alle migliori esperienze del mondo riformista ma ancorato ai valori del popolarismo europeo. Una evoluzione di Forza Italia perché l’idea di un partito dell’8%, litigioso e chiuso, non può rappresentare la sua genialità oggi e non può essere, un domani, la sua eredità politica.
Il Cavaliere immagina un grande contenitore, moderno, garantista, europeista ma non succube delle cancellerie straniere, lo guiderebbe a prescindere ed immagina mai un successore ma se dovesse scegliere un leader politico a lui più vicino, più capace di interpretare le sue battaglie e di continuarle, non ci sarebbero dubbi: Matteo Renzi.
Lui più dei Sandro Bondi, dei Denis Verdini, degli Angelino Alfano o dei Giovanni Toti. Lui più delle Gelmini e delle Carfagna. La ‘soluzione interna’ non ha mai funzionato. Per mille motivi. Il Cavaliere parla mai a caso, soprattutto quando rilascia interviste alla carta stampata. Ed allora le parole consegnate a Panorama sono un segnale. Il Cavaliere ha qualche idea per il prossimo futuro…
Sbaraglierà le carte a destra e farà impazzire il centrosinistra…