Riceviamo da Lorenzo Muratore*
Eccoci di nuovo alle prese con una situazione vissuta dalla politica italiana 30 anni fa, solo che oggi c’è in ballo l’Europarlamento ad ancora l’Italia i cui protagonisti sono quelli che a loro tempo lanciarono le monetine ed ora le raccolgono con tutti gli interessi.
Oggi, però, chissà perché, forse per questioni occulte, non ci sono i di Pietro o i Colombo di turno, ma i “garantisti”, poiché il PD comunista non può essere toccato o leso, eppure dovrebbero saperlo i militanti “democratici” dato che sono gli artefici della c.d. falsa rivoluzione.
Ci troviamo davanti all’ennesima burla politica che rispolvera il termine “garantismo” a proprio piacimento per rattoppare ciò che dovrebbe essere davvero punito
I comunisti mascherati da moderati oggi a livello europeo si identificano in un partito, il PSE, con cui sia ideologicamente che moralmente non c’entrano nulla, eppure con i loro scandali ne ledono anche il nome, ed esce fuori, così, che ad avere il giro di mazzette sono i socialisti europei. Si può dunque affermare che esiste giustizia o ingiustizia solo quando i personaggi sono scomodi, quindi l’unica soluzione è farli fuori. Ci troviamo davanti all’ennesima burla politica che rispolvera il termine “garantismo” a proprio piacimento per rattoppare ciò che dovrebbe essere davvero punito, questo ovviamente perché a causarlo sono stati i comunisti italiani alias Partito Democratico.
*Studente, Componente segreteria PSI Vibo Valentia,
Segretario Provinciale
Federazione Giovani Socialisti Vibo Valentia