“Siamo al paradosso: facciamo come governo una manovra concreta e realistica in soli 20 giorni e ci sono ancora centinaia di miliardi da spendere, soprattutto al Sud”. Cosi’ il ministro degli Affari europei, del Pnrr, della Politica di Coesione e del Sud, Raffaele Fitto, al Mattino.
“Le questioni sono due. La prima – dice- si riferisce a un dato oggettivo. Ci sono 120 miliardi di opere pubbliche, sui 230 totali del Pnrr, e c’e’ un aumento delle materie prime del 35 per cento. Il Piano quindi va probabilmente implementato, e anche armonizzato con il Fondo di sviluppo e coesione, i cui soldi sono stati spesi solo in minima parte tra il 2014 e il 2021, mentre ora, in tre anni dovremmo spendere il triplo”.
“C’e’ l’altra questione: la Commissione europea che adotta il Piano del Repower Eu per l’infrastrutturazione energetica ci da’ delle indicazioni. Ma il nostro Paese – spiega- non puo’, ad oggi, utilizzare ulteriori risorse a debito. Quindi l’Italia deve formulare e approvare la sua proposta, e anche questo e’ elemento che entra nel Pnrr”.