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16 Novembre 2024

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Cenone di Capodanno, il re del menù è il pesce

Da sempre, nel contesto di uno stile alimentare sano e bilanciato, i prodotti ittici, sia di mare che di acqua dolce, costituiscono la base per l’alimentazione umana. “Il consumo di pesce può apportare molteplici benefici per la salute, per questo è raccomandato almeno due volte alla settimana, nella quantità di massimo 200 grammi di pura carne di pesce. Il motivo dell’importanza del pesce è da ricercare nell’equilibrio dei suoi nutrienti”. Lo sottolineano all’Adnkronos Salute l’immunologo Mauro Minelli, coordinatore per il Sud Italia della Fondazione per la Medicina personalizzata, e per l’aspetto nutrizionale la biologa Dominga Maio. E il cenone di Capodanno può essere l’occasione giusta per dimostrare tutte le sue qualità. I paesi dove si consuma di più sono l’Islanda oltre 90 chilogrammi pro capite, Maldive oltre 90 chilogrammi pro capite e poi Hong Kong con oltre 70 chili. L’Italia, secondo i dati di Assoittica, si attesta tra 22 e 24 chilogrammi pro-capite/anno, ben lontani dai 57 del Portogallo e dei 54 della Spagna. “Il pesce, infatti, è un alimento ricco in proteine ad alto valore biologico, cioè contenenti tutti gli amminoacidi essenziali, ragion per cui è il sostituto perfetto della carne rossa, rispetto alla quale, tuttavia, risulta essere molto più facilmente digeribile in ragione di fibre muscolari più corte e di una minore quantità di tessuto connettivo – ricorda Maio – Il pesce è anche ricco di micronutrienti essenziali, come il selenio, lo iodio e lo zinco, la vitamina B12, la vitamina A, che è necessaria per la salute della pelle e degli occhi, e la vitamina D utile oltre che il buon funzionamento del nostro sistema immunitario anche per la sua nota capacità di favorire l’assorbimento del calcio“. “I lipidi contenuti nel pesce sono davvero pochi e sono prevalentemente acidi grassi poli-insaturi quindi, per loro natura, antinfiammatori – evidenzia Minelli -. Com’è facile immaginare, gli effetti sul nostro organismo cambiano a seconda della tipologia di pesce che consumiamo. Ad esempio, il salmone è povero in grassi saturi ma ricco in proteine nobili, vitamine e acidi grassi polinsaturi Omega-3, indispensabili per la salute vascolare e delle nostre funzioni cerebrali supportando, in particolare, le regioni del cervello associate alla memoria e al ragionamento. Il merluzzo ha una percentuale minore di Omega-3 ma è molto più ricco in proteine, quindi è un pesce molto più adatto ai regimi alimentari utili a perdere peso o a ridurre la quantità di colesterolo nel sangue”. 

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