“Io non parlerei di delusione verso un governo, che è in carica da meno di tre mesi e che, nella sua prima manovra, ha dovuto fare i conti con una grave crisi energetica, stanziando ben due terzi dei fondi a disposizione proprio per proteggere aziende e famiglie”. Così in al QN la capogruppo al Senato di FI Licia Ronzulli.
“Forza Italia è la prima a sapere che va fatto ancora di più, anche per sbloccare i crediti incagliati delle imprese edili. Un primo intervento in questo senso, anche se non risolutivo, è previsto dal decreto Aiuti quater approvato oggi (ieri per chi legge, ndr). Ma continueremo – dice – a lavorare per trovare soluzioni efficaci”. Tra il caso accise e il programma elettorale, “non vedo alcuna contraddizione. Governo e maggioranza hanno fatto una scelta politica, valutando prioritario l’intervento contro il caro bollette rispetto alla proroga del taglio delle accise, un intervento che costa un miliardo al mese. Abbiamo deciso di sostenere le fasce più deboli della popolazione, costrette a scegliere tra pagare le bollette e farsi curare, piuttosto che portare avanti una misura per tutti, compresi i proprietari di auto di lusso. Ciò non toglie che il governo continuerà a vigilare e, se necessario, interverrà, come ha ribadito il ministro Giorgetti”.
Alla domanda ‘Come ricucire con i benzinai che si sentono accusati di essere speculatori da parte dello stesso governo?’ “Il governo ha legittimamente cercato di comprendere se ci fossero stati abusi nell’intera filiera, accertando comportamenti scorretti solo in singoli casi isolati. L’idea di criminalizzare una categoria di lavoratori onesti è lontana anni luce da FI”.