“In merito all’annosa questione delle intercettazioni, in questi giorni sarà ascoltato quello che Shakespeare diceva: a delle risposte date da un sordo a delle domande che nessuno gli pone non sarà mai abbastanza ribadito da questo ministero che non vi saranno riforme che toccheranno le intercettazioni su mafia e terrorismo, non si ribadirà mai abbastanza la profonda differenza tra intercettazioni che mirano alla ricerca della prova rispetto a intercettazioni che si vuole siano essere esse stesse prova”. Lo dice il ministro Carlo Nordio nella sua relazione in aula ala Senato sull’amministrazione della giustizia. Dopo queste parole del ministro applausi dai banchi della maggioranza.