di Anna Adamo
Giada Libro la conoscono tutti. Il suo profilo Tiktok, infatti, conta milioni di followers.
Impossibile, del resto, non guardare i suoi video attraverso i quali, con quel pizzico di ironia che non guasta mai, racconta la sua vita da ragazza con disabilità che cerca di andare oltre i limiti che la vita le impone.
Una vita narrata in “Come una Farfalla”, il suo primo libro scritto con l’aiuto dell’amica Martina Lanzetta, che della scrittura ne ha fatto una professione.
“A trasmettermi la passione per la scrittura e la lettura – racconta Giada – è stata la mia amica Martina Lanzetta. Prima di conoscere lei non amavo tanto questo mondo. Non so bene per quale motivo, ma sotto questo punto di vista non mi impegnavo.
Poi, con il tempo ho capito quanto fosse bello e importante.
Ma, soprattutto, ho capito che la scrittura avrebbe potuto aiutarmi a non perdere tutto ciò di cui parlo sul mio profilo TikTok, se un giorno dovessero decidere di chiudere i social.
Così, ho deciso di scrivere il mio primo libro”.
Ebbene si, quello tra Giada e la scrittura non è stato un amore a prima vista, è stato un amore cresciuto con il tempo che oggi, sempre con l’aiuto di Martina Lanzetta, l’ ha portata a scrivere “Storie di Coming Out”, il suo secondo libro acquistabile su Amazon in versione digitale e tra qualche giorno anche in versione cartacea.
Come nasce l’idea di scrivere “Storie di Coming Out?”
Come ho ribadito in precedenza, prima di conoscere la mia amica Martina Lanzetta odiavo leggere, grazie a lei, però, sono riuscita a capire l’importanza della lettura e della scrittura, al punto da rendermi conto che tutto ciò che si scrive resta nonostante il passare del tempo e non va mai perso.
Perciò, spinta dal desiderio di non perdere tutto ciò di cui parlo sul mio profilo TikTok, ho deciso di scrivere il mio primo libro.
“Storie di Coming Out” è stato scritto, con l’ aiuto di Martina, esattamente per lo stesso motivo: desidero che tutto ciò che dico e faccio non vada mai perso.
Perché hai deciso di trattare la tematica del Coming Out?
Ho deciso di trattare la tematica del coming out, perché credo sia un argomento di cui bisogna sempre parlare con il fine di sensibilizzare chiunque ascolti.
La sensibilizzazione non è mai abbastanza e lo si evince dal fatto che, nonostante siamo nel 2023, tanti siano ancora i pregiudizi e i tabù che ruotano intorno al mondo dell’ omosessualità.
In passato, inoltre, ho vissuto la sofferenza di alcuni amici vittime di discriminazioni a causa dell’orientamento sessuale, quindi ho capito che parlare di certi argomenti è più opportuno di quanto si possa immaginare.
Quale parte del libro ti emoziona di più?
La parte che mi ha emozionata di più è stata ascoltare le storie delle ragazze. Perché, si, il libro racconta la storia di alcune ragazze che hanno fatto coming out. Se ne descrive la sofferenza provata, la paura di non essere accettate e soprattutto di dover rivelare alle famiglie la propria identità sessuale.
Mi sono immedesimata in loro. Ne ho percepito la paura e tutto ciò che provavano.
Cosa si potrebbe fare, secondo te, per evitare che chi fa coming out sia vittima di pregiudizi e critiche?
Secondo me l’unica cosa da fare è sensibilizzare il più possibile su questi temi, per far capire alle persone che ognuno deve essere libero di amare chi vuole, perché l’amore è libertà.
Qual è il messaggio che, attraverso questo libro, vuoi lanciare?
Vorrei che chiunque legga il libro si immedesimi nelle storie di queste ragazze, così come ho fatto io e capisca che siamo liberi di amare chi vogliamo, a prescindere dal sesso di quest’ultimo, perché non c’è nulla di male nell’amare una persona del nostro stesso sesso.
Non bisogna condannare chi ama una persona del suo stesso sesso, perché l’amore non è una condanna.
L’ amore è libertà.