Polemiche, ancora, sui documenti passati dal sottosegretario alla Giustizia Delmastro al deputato di Fdi Giovanni Donzelli. Le opposizioni, dal pd al terzo Polo, chiedono ora che i due si dimettano.
A scatenare altre discussioni sono stati i passaggi di Donzelli nei quali ha citato alcuni “documenti che sono presenti al Ministero della Giustizia”, che raccontano di un colloquio andato in scena, nel penitenziario di Sassari, il 28 dicembre scorso tra Cospito e Francesco Presta, “killer di rara freddezza, uno che ha messo in proprio una ‘ndrina”.
Il boss della ‘ndrangheta, ha raccontato il deputato FdI citando i documenti che gli sarebbero stati forniti da Delmastro, avrebbe esortato l’anarchico ad andare avanti nella sua battaglia contro il 41 bis, con lo sciopero della fame.
Calenda
“Delmastro non puo’ rimanere al Dap. La diffusione di intercettazioni riservate per strumentalizzarle politicamente e’ indegna, illegale e senza precedenti”. Lo scrive su Twitter il leader di Azione, Carlo Calenda. “Piacerebbe – prosegue – sentire una parola chiara di Nordio. Non si puo’ essere garantisti nelle parole e poi girarsi dall’altra parte”.
Bonaccini
“L’utilizzo di documenti riservati per attaccare l’opposizione in Parlamento è un atto gravissimo. Si va oltre la carente conoscenza delle leggi e dei principi costituzionali – comunque inaccettabile per chi dovrebbe guidare il Paese – e si mette in pericolo lo Stato e la sicurezza nazionale: con i documenti riservati non si scherza, meno che mai si usano per una bieca polemica politica. Per questo il sottosegretario alla Giustizia Delmastro (Fdi) e il vicepresidente del Copasir, Donzelli (Fdi), dovrebbero dimettersi. Il ministro della Giustizia Nordio deve fare chiarezza al più presto. Anche di fronte all’enorme contraddizione di un Governo che mentre escono documenti riservati lavora a una stretta sulla diffusione delle intercettazioni”. Lo afferma Stefano Bonaccini, candidato alla segreteria del Pd.