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18 Novembre 2024

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Enzo Carra e la pagina ignobile di Tangentopoli

Il socialista Impertinente

Per non dimenticare. Enzo Carra, scomparso a 79 anni, è stato giornalista colto e perbene, è stato (suo malgrado) uno dei simboli di Tangentopoli.
Con lui ‘la stagione giudiziaria’ tocco’ uno dei punti più ignobili.
È il caso di ricordare le parole dell’ex portavoce della Dc quando era segretario Arnaldo Forlani.

Durante l’inchiesta di Tangentopoil fu arrestato e fece molto scalpore, la sua foto in tribunale a Milano: appariva ammanettato con i cosiddetti  “schiavettoni”.

“Ero in una delle camere di sicurezza ai piani bassi del tribunale di Milano, dovevano portarmi su per la prima udienza del processo. Gli altri detenuti con cui ero arrivato da San Vittore erano già andati via. Capisco che tocca a me perché due carabinieri aprono la cella e fanno per prendermi sottobraccio. C’era nelle vicinanze un telefono, che a un certo punto squilla. Un maresciallo risponde, fa una smorfia contrariata, un cenno ai due colleghi… Là dietro c’erano una serie di questi strumenti: manette semplici, manette un po’ più complesse, degli schiavettoni che servivano a tenere insieme due o più detenuti. Il resto lo può immaginare da solo…”.
Carra parlando con un cronista, recentemente, disse ancora che “lo show, se era uno show, andò male per chi l’aveva congegnato. Quando arrivai nei corridoi pieno di cronisti, invece degli applausi che di solito accompagnavano gli arresti, si levò un brusio di insofferenza. Qualcuno mi salutava, altri manifestavano solidarietà…”.

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