Gira come una trottola. Quando non è a Palazzo Madama a dettare il ritmo, o al partito ad incoraggiare adesioni e costruire proposte, è in giro nella ‘sua Lombardia’ per questa campagna elettorale.
La senatrice Licia Ronzulli, da anni spalla del Cavaliere, ancora una volta ha deciso di macinare kilometri. La sua generosa ed appassionata campagna elettorale in Lombardia, ma non disdegna tappe nel resto del Paese, e ‘un segnale alla classe dirigente. Tutta. Quella ‘accomodata’ a Roma, a quella chiusa negli uffici, a quella ‘lamentosa’.
Basta navigare, in queste settimane, sulle sue pagine social per impazzire dietro i suoi spostamenti. Ieri a Lodi, con i candidati alle regionali, ed ancora a Pavia, a visitare il carcere in compagnia di Cattaneo e del vice ministro Sisto. Ieri l’altro a Sesto San Giovanni, a Merone, in provincia di Como. E poi ancora a Caravaggio, in provincia di Bergamo, e poi ancora a Como, a Sondrio, nella sede del partito di Milano.
Fra una tappa e l’altra le Tv nazionali e quelle ‘locali’, il passaggio nei Tg ed il punto a Telelombardia. Per ricordare che l’autonomia è occasione per il Paese o per sottolineare la linea della fermezza e del garantismo di Forza Italia sul caso Cospito.
Licia, che in tutto questo è mamma presente, in questa campagna sta giocando più partite. Sta lavorando per il Presidente Fontana, per la coalizione e, naturalmente, la ‘sua Forza Italia’. Trierà le somme dopo il voto.
Disertori e polemisti di professione sono avvisati…