Otto giorni senza immunità parlamentare e scattano gli arresti per Andrea Cozzolino e Marc Tarabella.
L’onda giustizialista detta il ritmo. Prima il ritiro della immunità senza dibattito, la resa alle Procure e poi le misure cautelari. Soddisfatti i giustizialisti, indifferenti i piu’. Pochi riflettono sull’attacco alle Istitituzioni.
Con un blitz partito dal Belgio all’alba di ieri mattina, la polizia federale ha prima preso in custodia l’eurodeputato belga per poi mettersi sulle tracce del collega italiano, senza però trovarlo nella sua abitazione di Bruxelles. Motivo per il quale e’ stato necessario coinvolegere la Guardia di Finanza di Napoli. Le fiamme gialle sono state prima presso l’abitazione dell’esponente politico e poi in un clinica. Cozzolino era, infatti, ricoverato in una struttura napoletana e appena è stato dimesso gli è stato notificato il provvedimento con tanto di mandato arresto europeo ed è stato condotto nel carcere di Poggioreale. Si, misura cautelare in carcere.
Anche i meno esperti di diritto hanno difficolta, riflettendo, a comprendere la ratio del provvedimento. Non c’e’ il rischio di fuga, improbabile ripetere il reato, inquinare le prove appare complicato.
Ed allora è facile immaginare che si ceda alla logica della Procura belga che, come nella peggiore tradizione dell’Italia degli anni novanta, pare voglia usare le misure cautelari per fini punitivi.
