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16 Novembre 2024

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Senti chi parla…Ecco la Boldrini che da lezioni

“La seconda carica dello Stato quando va in tv non può abbandonarsi alla goliardia più becera come se sedesse al bar o nel salotto di casa. Lui adesso rappresenta la Repubblica”. E’ quanro afferma, a Repubblica, la ex presidente della Camera Laura Boldrini, parlando del caso La Russa.

“Di certo – dice in riferimento alla interpretazione del ruolo- non lo sa interpretare. Anche quella valutazione estetica sulle colleghe parlamentari è umiliante. La correttezza è un valore. Calderoli, da vicepresidente del Senato, definì l’onorevole Kyenge ‘un orango’. In qualunque altro Paese sarebbe stato costretto alle dimissioni. Qui no. Infatti si sdogana troppo e questo ha conseguenze negative sui giovani. Un uomo delle istituzioni non deve discriminare”. Da presidente della Camera, dice, “avevo le mie idee e le ho mantenute, ma ho cercato di essere il più possibile inclusiva e rispettosa delle idee altrui. Non mi sono mai sognata di offendere quelli che non la pensavano come me. Occorre darsi una regolata. So bene che la scorrettezza viene teorizzata da molti leader populisti, come Bolsonaro e Trump, ma in questo modo si delegittimano le istituzioni. Purtroppo c’è chi condivide” il pensiero di La Russa, “del resto l’omotransfobia resta un grave problema nel nostro Paese. Questa destra è quella che ha affossato il ddl Zan. Ma non tutte le destre in Europa sono uguali. David Cameron in Inghilterra approvò il matrimonio egualitario. La destra italiana invece è oscurantista”

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