“Salvini pur di uscire dall’ombra in cui è relegato è disposto anche a mettere a rischio la tenuta del Paese” e la riforma lascia dubbi anche ai governatori di centrodestra che però “le loro critiche le esprimono a bassa voce”. Così al Messaggero il presidente della Puglia Michele Emiliano parlando dell’Autonomia: “Così com’è, questa legge rischia di essere incostituzionale: invece di ridurre le diseguaglianze le aumenta. Calderoli si fermi. Nel Paese – dice ancora – non esiste alcun afflato per questa riforma. Non ho sentito un solo esponente dei sindacati, né di Confindustria, né di altre grandi associazioni imprenditoriali chiederla. Né interessa ai cittadini. Serve solo alla Lega, che da partito minoritario nella maggioranza ha necessità di ritagliarsi un ruolo. Il fatto che anche l’Anci sia scesa in campo dovrebbe fare riflettere. Si rischia un neocentralismo regionale, con i Comuni già indeboliti dagli ultimi 20 anni di finanza pubblica sempre più relegati a un ruolo di margine, dipendenti in tutto e per tutto dalle Regioni”. In conferenza Stato-Regioni “Cercheremo di farli ragionare. La mia proposta è: fermiamo le macchine. Finora la fretta ha fatto mancare il necessario approfondimento. Invece bisogna convocare una grande conferenza istituzionale, con i rappresentanti delle amministrazioni locali, ma anche sindacati ed enti intermedi, per ragionare sui rischi a cui tutto ciò potrebbe condurre”.