di Angelo Giubileo
E dunque ci sono voluti cinque mesi, dopo la sconfitta alle elezioni politiche dell’ultimo anno, per eleggere il nuovo segretario del Pd, Elly Schlein. La quale, peraltro, pare si sia iscritta al partito, che ora capitanerà, nel dicembre sempre dello scorso anno. Giovane trentasettenne, è la prima donna a capo di un partito di sinistra, erede del Pci, Pds, Ds.
La Schlein ha vinto al nord e nelle grandi città, e al sud in particolare a Napoli e Palermo oltre che in tante altre città di media grandezza. Non c’è alcun dubbio quindi sul fatto che per quanto riguarda la classe dirigente, anche all’interno del più grande partito di sinistra italiano, le cose cambiano. Ciò che occorre è evidentemente il tempo necessario. Altro fatto indubitabile, è che l’elezione di Giorgia Meloni alla carica di Presidente del Consiglio ha finito, come si dice in gergo ciclistico, per tirare la volata anche all’elezione della Schlein.
Direi pertanto che siamo solo agli inizi di un processo generale di cambiamento che speriamo riporti al centro dell’azione politica l’interesse nazionale di un popolo che, in democrazia, è sovrano. Al contrario di quanto invece accaduto negli ultimi trent’anni…