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15 Novembre 2024

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Fioroni lascia e nel Pd ‘le sardine’ giocano allo sfascio

“Per un Fioroni che se ne va penso che avremo 100 nuovi entranti” nel Pd. Lo ha detto il delegato del Comune di Bologna al Turismo e Sport, Mattia Santori, tra i fondatori delle Sardine e sostenitore di Elly Schlein alla segreteria del Pd. “La dimensione del fenomeno che abbiamo visto è due volte superiore ai voti che abbiamo raccolto domenica” con le primarie, alle quali hanno partecipato oltre 1,1 milioni di persone, “perché c’è tantissima gente che non è andata a votare perché sicura che non ce l’avremmo fatta e altri che non avevano fiducia”. Persone che, assicura Santori margine di una presentazione all’interno di Extrabo a Bologna, “si iscriveranno al Pd e che sono disposte a dialogare con il Partito democratico” dopo la vittoria di Elly Schlein e “in condizioni è che prima non c’erano. È chiaro – conclude – che c’è un’48% che dobbiamo continuare a rappresentare”. 

Cosa aveva detto Fioroni

“È un Pd distinto e distante da quello che avevamo fondato che metteva insieme culture politiche diverse dalla sinistra al centro, con i cattolici democratici, i popolari e la Margherita. Oggi legittimamente diventa un partito di sinistra che nulla a che fare con la nostra storia, con i nostri valori e la nostra tradizione”. Cosi Beppe Fioroni, al Tg2000 che ha aggiunto: “Per questo abbiamo dato vita ad un nuovo network dei cattolici e democratici ‘Piattaforma popolare – Tempi nuovi’ per farla diventare la casa di tutti quei popolari e cattolici che sono stati marginalizzati e allontanati”.

    “Vogliamo ripartire – ha spiegato – dai territori e ridare una speranza affinché queste idee e valori possano essere trasmessi ai nostri giovani e possano contribuire alla costruzione di un mondo migliore”. Nel Pd rientrano Bersani e Speranza – ha concluso Fioroni a Tv2000 – che erano usciti perché il Pd era troppo di centro ed oggi si trovano a casa loro in un partito di sinistra, noi costruiamo una nostra area per continuare ad essere orgogliosamente quello che siamo sempre stati”. 

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