“Il nostro è un percorso tracciato, ieri è stata illustrata una sorta di road map. Valuteremo questa settimana la tempistica da un punto di vista operativo, ma non vedo problemi. La strada è tracciata”. Raffaella Paita, capogruppo Az-Iv in Senato parla con l’Adnkronos del lavoro del Terzo Polo per dare vita a un Partito unico che “partendo da Azione e Italia viva” raccolga “al centro i moderati e riformisti che non si riconoscono e non condividono né a destra lo schiacciamento su Giorgia Meloni, né a sinistra la linea della nuova segretaria del Pd, Elly Schlein”. “Sarà una casa accogliente, aperta, solida e costruita dal basso”, racconta Paita, pronta ad accogliere “i riformisti di Forza Italia che non si riconoscono nella destra di Meloni; ed il popolo che in Schlein vede tradito il progetto a vocazione maggioritaria voluto da Veltroni e poi costruito da Renzi, con un 40% di voti alle europee”. A guidarlo non necessariamente però sarà una donna: “Ci sono già due donne alla guida di partiti, ma i loro progetti dal mio punto di vista non sono positivi per il Paese. Io non penso che il tema della donna risolva l’identità di un partito. Calenda e’, come più volte detto , il nostro leader”.
Paita spiega: “Le donne devono avere più spazio in politica, ma da donna dico che a me interessa il profilo identitario di un partito rispetto al suo impegno per il Paese, non il tema di una leadership al femminile fine a se stessa”. “Meloni e Schlein sono donne ma hanno idee per me sbagliate per l’Italia. Io vorrei che un partito non parlasse di questo, quanto di ciò che vuole fare per le infrastrutture, per l’industria…. Questi sono i temi che interessano agli italiani”. Simbolo e nome del futuro partito di centro ancora “non sono stati discussi”. Delineata invece la tempistica: “Si parte con un manifesto valoriale e programmatico, poi ci saranno i tempi per i congressi che coinvolgano le basi territoriali. Ci sono tutte le condizioni per rispettare le scadenze date in autunno ed essere pronti alle europee con un nuovo progetto politico che sarà la sorpresa. Si voterà con il proporzionale – ricorda infatti la senatrice – quindi saranno elezioni molto più politiche delle regionali”.