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14 Novembre 2024

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Hanno ragione ma fanno politica …

“L’ANM auspica che in qualsiasi circostanza venga sempre rispettato l’inderogabile obbligo di salvataggio, che è scolpito nella nostra Costituzione ancor prima che nelle convenzioni internazionali”. Così l’ANM, associazione nazionale magistrati, in un documento sul naufragio di Cutro, approvato dal Cdc, il Comitato direttivo centrale dell’associazione. “L’obbligo è inderogabile e tutti ne debbono beneficiare, a prescindere dalla concreta possibilità dei singoli di restare in seguito sul territorio italiano legittimamente”, scrivono i magistrati che ricordano, nel testo, le norme previste dall’ l’ordinamento giuridico italiano: “Ai sensi dell’articolo 10 della Costituzione si conforma alle norme di diritto internazionale generalmente riconosciute, e garantisce il diritto di asilo allo straniero al quale sia impedito nel suo Paese l’esercizio effettivo delle libertà democratiche garantite dalla Costituzione italiana”. Un quadro normativo che “è stato in seguito arricchito dalle norme che disciplinano il conferimento dello status di rifugiato, istituito dalla Convenzione di Ginevra del 1951, e di quelle che garantiscono al cittadino straniero la protezione sussidiaria, prevista per la prima volta dalla direttiva europea numero 83 del 2004”. “L’Italia ha inoltre aderito alle Convenzioni UNCLOS, SOLAS e SAR, che prevalgono su tutte le fonti ordinarie, e dunque tutti, a cominciare dagli organi statali, hanno il dovere di adempiere agli obblighi di salvataggio in mare”, sottolinea l’Anm. 

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