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27 Novembre 2024

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Parroco ed impiegati del centro direzionale di Napoli nella casa d’appuntamenti

E’ stata la frequentazione – pare assidua – di un parroco del Casertano a far scoprire ai Carabinieri l’esistenza di una casa di prostituzione in un b&b nel Centro direzionale di Napoli. Si tratterebbe dell’ex parroco di Presenzano (Caserta), sotto processo per violenza sessuale su minori, per il quale il pm di Santa Maria Capua Vetere ha chiesto 8 anni e 4 mesi di carcere.

Era frequentato dal prelato e da molti impiegati degli uffici della zona il “B&B” “a luci rosse” del Centro Direzionale di Napoli dove si ‘offriva’ ai clienti prostituzione femminile e maschile. 

I carabinieri di Vairano Scalo, coordinati dalla Procura di Napoli, proprio seguendo le sue tracce hanno scoperto il centro “a luci rosse” e ieri, i militari dell’Arma di Capua, hanno notificato quattro misure cautelari (un divieto di dimora in Campania e tre sono obblighi di firma) ipotizzando nei confronti degli indagati i reati di sfruttamento e favoreggiamento della prostituzione. 

Nel corso delle indagini – tra l’ottobre 2020 e il gennaio 2021 – è emerso anche che il titolare del centro percepiva il reddito di cittadinanza.

I gestori e i dipendenti della “casa di prostituzione” promuovevano l’attività con annunci online e mettendo a disposizione le camere a donne e uomini che si prostituivano. I quattro incassavano poi parte dei guadagni risultati già significativi nei soli quattro mesi passati al setaccio dai carabinieri i quali, oltre ai provvedimenti restrittivi, hanno notificato anche il decreto di sequestro preventivo della struttura alberghiera. 

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