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23 Dicembre 2024

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Salernitana, il bello deve ancora venire

di Vanni Vignes

Tranquillità. E’ la sensazione avvertita durante tutti i novanta minuti di Marassi, con la Salernitana che non ha mai dato l’impressione di soffrire i padroni di casa, che pure hanno giocato all’arrembaggio perchè quella di ieri, era per loro l’ultima spiaggia. Sempre in controllo della gara, sempre a testa alta la squadra di Paulo Sousa, che anzi dava l’impressione di potere affondare il colpo decisivo da un momento all’altro. Questo poi non è arrivato, nonostante alcune ghiotte occasioni, ma sarebbe probabilmente stata una punizione eccessiva per i padroni di casa che hanno comunque disputato una buona partita. Venendo alla gara, l’elemento più interessante e sicuramente di maggiore interesse anche in ottica futura, è stato il passaggio al centrocampo a tre quando in campo si è rivisto Bohinen. Il norvegese, diciamolo subito, ha immediatamente dato la sensazione di avere intrapreso il cammino che lo riporterà ai livelli della passata stagione. Non si è visto il pulcino impaurito della prima parte di questo campionato, ma un calciatore in fiducia, consapevole dei propri mezzi e pronto a riprendersi il comando del centrocampo granata. Il lavoro di Sousa sulla testa del ragazzo è apparso evidente e fruttuoso. Quando è rientrato lui, la Salernitana ha alzato il proprio baricentro togliendo ai padroni di casa velleità ed entusiasmo. Niente di trascendentale ancora, per carità, ma la strada è quella giusta. Il pensiero è che il tecnico portoghese abbia questo come obiettivo finale, il centrocampo a 3. Le scelte delle prime partite, con la coppia di mediani Cernjgoi-Coulibaly a nostro parere vanno inquadrate nell’ottica e nella necessità di avere risposte immediate in termini di equilibrio e copertura, rinunciando sicuramente a qualcosa in fase di palleggio, ma garantendo alla squadra la tranquillità che solo i risultati sanno dare. L’obiettivo è stato centrato ampiamente. Adesso, mettendo benzina nelle gambe ai vari Mazzocchi, Maggiore, Bohinen, la Salernitana avrà la possibilità di completare senza assilli il proprio percorso di crescita e cambiamento. Il meglio insomma, deve ancora venire.

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