“L’aumento a livello mondiale dell’oppressione nei loro confronti e degli episodi in cui si attenta ai diritti umani di donne e ragazze sono allarmanti”. La Commissione europea e l’alto rappresentante dell’Unione per gli Affari esteri e la politica di sicurezza lo denunciano alla vigilia della Giornata internazionale della donna, che si celebra come ogni anno domani, 8 Marzo. Lo si apprende da una nota. In occasione di questo appuntamento, affermano i vertici dell’Unione , “pensiamo alla resilienza e alla forza delle donne, alla loro determinazione nel combattere le ingiustizie, alla loro dedizione nei confronti degli altri, al loro instancabile impegno a favore dei cambiamenti”. “Non solo oggi – si legge nel comunicato -, ma ogni giorno, siamo al fianco di tutte le donne per dare un impulso sempre più grande ai loro diritti in tutto il mondo. Vogliamo che le donne possano perseguire senza ostacoli i traguardi che si prefiggono. Siamo al fianco delle donne in Iran, le cui libertà sono sistematicamente limitate, e in Afghanistan, dove i talebani stanno cercando di cancellare la presenza di donne e ragazze dallo spazio pubblico, nonché in qualunque posto del mondo in cui i diritti e le libertà fondamentali delle donne sono minacciati o negati”. I dirigenti di Bruxelles proseguono: “Siamo inoltre estremamente preoccupati per le notizie secondo cui le forze armate russe utilizzano la violenza sessuale contro donne e bambini in Ucraina come arma di guerra. Tali azioni costituiscono crimini di guerra e i responsabili devono essere assicurati alla giustizia. Continueremo a collaborare con i nostri partner internazionali per far sì che la Russia paghi per queste atrocità. Per rafforzare la responsabilità globale, l’Ue ha appena adottato un pacchetto di sanzioni nei confronti degli autori di violenze sessuali e di genere”.
Nel comunicato si afferma ancora: “Vi sono anche buone notizie. L’Ue ha preso decisioni fondamentali per garantire che le donne nell’Ue abbiano le stesse opportunità degli uomini; ad esempio, con le nuove norme sull’equilibrio di genere nei consigli di amministrazione delle società o sulla trasparenza retributiva. Intendiamo inoltre stabilire norme per combattere la violenza contro le donne e la violenza domestica”. La Commissione e l’alto rappresentante terminano con un appello: “Occorre fare di più – si legge -. Una reale parità di diritti è ancora lontana e sarà realizzata solo quando ci daremo tutti da fare per promuoverla e tutelarla, in Europa e nel mondo intero”.