“Un ‘acceleratore di crescita’ come è il Cern di Ginevra: lo potrebbe essere il futuro rilevatore di onde gravitazionali Einstein Telescope (Et) che potrebbe nascere in Sardegna. A dirlo è stata la ministra dell’Università e della Ricerca (Mur) Annamaria Bernini che con il presidente della Regione Sardegna, Christian Solinas sarà in visita alla miniera di Sos Enattos, a Lula (Nuoro), candidata a ospitare il rilevatore di onde gravitazionali di terza generazione frutto di una cooperazione internazionale. “La candidatura è un percorso non una gara” ha detto Bernini rispondendo alle domande sui tempi dell’ufficializzazione della candidatura del sito che potrebbe ospitare questo importante centro di ricerca scientifico. “Il governo da subito ha fatto di Einstein Telescope un obiettivo importantissimo”, ha aggiunto il ministro che ha anche sottolineato la necessità che vengano preservate le caratteristiche geologiche e ambientali del sito, uniche rispetto a quelle del sito in competizione, ossia l’euroregione Mosa-Reno con un alta densità di infrastrutture. “Abbiamo investito quasi 50 milioni di euro del Pnrr per avviare il percorso – ha aggiunto Bernini – in particolare con il progetto Etic dell’Istituto Nazionale di Fisica Nucleare, che ha messo insieme una rete di laboratori per sviluppare le tecnologie necessarie per delineare gli elementi chiave della progettazione tecnica e ingegneristica”. Il ministro ha anche ricordato che le ricadute stimate di Et produrranno un giro d’affari di 6 miliardi di euro in 9 anni e 36mila occupati solo per la costruzione dell’infrastruttura e, infine, paragonato il futuro centro al Cern di Ginevra: “Einstein Telescope può essere ‘un acceleratore di particelle di crescita’ per la Sardegna e per l’Italia intera”.