“In politica l’immobilismo fa male ma non abbiamo rottamato nessuno, abbiamo reso più efficiente la struttura, sostituendo alcuni coordinatori che, per diverse ragioni, avendo assunto altri incarichi o non essendo stati rieletti, non erano più in condizione di svolgere il loro compito con l’impegno di prima”. Così al Corriere della Sera il leader di FI Silvio Berlusconi. Rispetto al cambio di capogruppo dopo soli 5 mesi, gli viene chiesto se c’è un cambio di linea politica precisa: “Nulla di tutto questo: la linea politica di Forza Italia è quella indicata da me. Eventuali prese di posizione di singoli rappresentano solo opinioni e sensibilità individuali. Lo spostamento di Cattaneo non è una punizione, è una razionalizzazione, mentre abbiamo voluto recuperare l’esperienza e la saggezza di Paolo Barelli”. Una linea meno in polemica con Meloni e suggerita dalla figlia Marina e da Marta Fascina? “Con mia moglie e mia figlia c’è un rapporto fatto di amore, stima e totale fiducia: quindi, come è naturale, capita spesso di parlare di politica e i loro consigli sono preziosi. Ma la linea politica e le scelte operative di FI sono esclusivamente una mia responsabilità. Quanto al rapporto con Meloni, esso è improntato alla massima lealtà, alla stima personale, a una amicizia sincera”. Sull’Ucraina, l’ex premier ribadisce che la linea non si discosta in alcun modo da quella del governo italiano. “Questo naturalmente non mi impedisce di sperare che questa tragica guerra si concluda al più presto e che si torni alla ragionevolezza della diplomazia”. Sui diritti civili, “FI ha sempre garantito libertà di coscienza sui temi eticamente sensibili”, ma la linea è che “la maternità surrogata è una pratica inaccettabile ovunque sia praticata. Mi auguro che questa materia sia sottratta ad ogni strumentalizzazione di parte”.