“Con Elly ci siamo conosciute per il lavoro comune sull’ambiente portato avanti da posti diversi: io nel Parlamento italiano, lei in quello europeo. Perciò ho subito deciso di appoggiarla al congresso. Lei ha sempre dato priorità alla lotta per i cambiamenti climatici, che è una delle mie battaglie da sempre. Mi è piaciuto il coraggio con cui si è messa in gioco contro ogni previsione e l’approccio nel costruire la squadra, riuscendo a far lavorare insieme persone ed esperienze diverse e a valorizzare energie esterne che sono tornate a vedere nel Pd un progetto convincente”. Lo dice Chiara Braga, capogruppo del Pd alla Camera, a Repubblica. La deputata sulle parole di Guerini, che ha definito una forzatura l’elezione dei nuovi capigruppo, precisa: “Ho apprezzato la sincerità e la schiettezza del confronto, penso che sia lo spirito giusto per costruire il dialogo dentro il nostro gruppo. Per quanto mi riguarda, cercherò di lavorare con la massima unità, nel solco del mandato che le primarie ci hanno consegnato”. “Io milito nel Pd e ho condiviso con Franceschini e altri un’area politica, ma saprò interpretare il mio ruolo di capogruppo con spirito unitario, senza rinnegare la ricchezza che correnti e aree di pensiero contribuiscono a offrire al Pd”. Per Braga ora serve “chiarezza della linea politica e discussione leale sui nodi politici per trovare una sintesi avanzata sulle battaglie da fare all’opposizione e per costruire un’alternativa al governo”. Sui nodi politici: maternità surrogata sì o no? “Non è un tema all’ordine del giorno, questa pratica in Italia resta vietata – ricorda Braga -. La destra vuole portarci a discuterne, mentre mortifica i diritti dei bambini negando il diritto di essere riconosciuti come figli”.