“Noi sindaci del Sud non siamo stati ascoltati. Quando due anni fa vi abbiamo detto di rafforzare il personale dei Comuni in vista del Pnrr, non siamo stati ascoltati. Quando vi abbiamo detto di far scorrere le graduatorie del Pnrr, per finanziare i progetti che con grande fatica e investimento di risorse avevamo già predisposto, non siamo stati ascoltati”. E’ quanto dichiara in una nota il sindaco di Acquaviva delle Fonti (Bari), Davide Carlucci, coordinatore della rete ‘Recovery Sud’ alla quale hanno aderito centinaia di sindaci del Mezzogiorno d’Italia, in riferimento ai possibili ritardi sull’attuazione dei progetti legati al Piano nazionale di ripresa e resilienza. “Quando a settembre e a novembre 2022 siamo andati a Bruxelles, presentando una petizione con l’europarlamentare Piernicola Pedicini in cui chiedevamo esattamente questo, non siamo stati ascoltati. Quando abbiamo chiesto di essere ricevuti dal ministro del Sud Raffaele Fitto, siamo stati chiamati ma poi non ci ha più ricevuti”. “Ora che leggiamo – afferma Carlucci – da una relazione della Corte dei conti che solo il 6% dei fondi del Pnrr sono stati spesi e che lo stesso ministro getta la spugna ammettendo che molti progetti sono irrealizzabili, non sappiamo se ridere o se piangere. E’ l’ennesima occasione persa per i nostri territori”. “Avremmo preferito – conclude – ottenere i fondi per realizzare centri di ricerca, campi sportivi, centri di distribuzione di idrogeno, nuove aree produttive e tutto ciò che può servire a evitare o ridurre l’emorragia di giovani dal Sud al Nord. E invece anche questa volta il treno è passato senza che i territori meridionali ci potessero salire”.