“Sono questioni che vanno risolte in Parlamento, non è il ministro della Giustizia che se ne può occupare”. a. “Io sono un liberale – ha proseguito il ministro -, appartengo ad una coalizione governativa ma soprattutto mi ispiro a quelle che sono le decisioni del Parlamento. E’ una questione così complessa come tante altre, che viene affrontata in termini di emotività; invece dovrebbe essere affrontata in termini di razionalità. Faccio solo presente che il vecchio principio secondo cui ‘mater semper certa est pater numquam’, oggi è stato capovolto. Oggi il padre è sempre certo, perché c’è la prova del Dna, mentre la madre può essere incerta se l’ovulo appartiene a ‘Tizia’ e l’utero appartiene a ‘Caia’, che è sposata con ‘Sempronio’: è un tale procedere veloce della tecnologia che vede la legge sempre in ritardo. Giusto fare delle leggi, giusto elaborarle ma senza lasciarsi trascinare dall’emotività”, ha concluso Nordio.